Nella puntata #02 di #IoMiProclamo affrontiamo un argomento fondamentale: la tua mission e la tua vision. Ancora non lo sai, ma questi due elementi stanno per diventare i protagonisti indiscussi della tua vita.
Nel marketing, la vision di un’azienda identifica l’idea dell’imprenditore, quello che è il suo sogno, e quindi ciò che l’azienda sotto la sua guida vuole diventare.
Nota bene: quando si tratta di vision si ragiona a lungo termine (per il semplice motivo che il mondo non si conquista in due giorni).
Nell’ottica del personal branding, la tua vision non è nient’altro che ciò che davvero ti importa, che ti piacerebbe realizzare. Definendola inizierai a tracciare il tuo spazio professionale con un senso profondo delle cose.
Ti svelo qual è la mia visione personale, in modo tale che tu capisca che forma potrebbe avere la tua.
Voglio vivere una vita dove il benessere psicologico è alla mia portata e a quella di chi mi sta intorno, dove la donna è libera dalle pressioni e manipolazioni sociali, dove le disparità di genere e classe sono annullate dal valore personale, finalmente premiato dalla stessa collettività.
Lo so, sembra una cosa enorme. Lo è. Ma puoi farlo, puoi sognare. È questo il momento in cui puoi prendere nota di quelle che sono le cause che smuovono le tue viscere.
Chiediti: se potessi cambiare il mondo in cui vivo, da dove partirei? Quello è l’inizio della tua visione.
La mission invece rappresenta la dichiarazione di intenti che ha un’azienda. In sostanza descrive in che modo devono essere realizzati gli obiettivi nella quotidianità, il contributo che daremo al mondo passo dopo passo.
Cosa puoi fare per far sì che il mondo che hai appena descritto nella tua vision sia un po’ più vicino, un po’ più reale?
Nel mio caso, il primo passo che ho fatto nel momento in cui ho aperto la mia accademia digitale #mitinroom, è stato prevedere l’esistenza dello sportello psicologico, per i miei collaboratori e per i nostri fruitori. Un altro passo, a cui ne sono seguiti tanti altri, è stato investire sul valore delle persone che reputo meritevoli, anche se nessuno prima ha mai dato loro una chance. Questo stesso podcast, che ti aiuta a lavorare su di te e a migliorare la tua vita professionale e personale, è parte della mia mission.
La mia missione è infatti contribuire al benessere emotivo e psicologico del prossimo, aiutandolo a scoprire se stesso e il proprio valore attraverso le mie abilità comunicative, orali o scritte che siano.
Desidero che le persone scovino il loro talento, o che almeno abbiano voglia di cercarlo dopo avermi ascoltato. Voglio essere ricordata come una persona motivata e motivante, che trasmette e incanala energia e fiducia.
Stabilendo la tua vision e la tua mission starai posizionando le prime due pietre miliari che ti porteranno a costruire la tua marca personale.
A questo punto, direi che è giunto il momento di inaugurare il tuo quaderno di marca! Prendi una penna, e scrivi nella prima pagina disponibile queste due frasi:
La mia vision è…
La mia mission è…
Non avere fretta di compilare gli spazi vuoti lì accanto.
Rileggi questo articolo (o riascolta la puntata) se ne hai bisogno. Rifletti su ciò che ti importa davvero. Le risposte che troverai saranno essenziali per proseguire.
Perché devi fare questo esercizio per iscritto?
Perché sapere quali sono i tuoi propositi, e vederli nero su bianco davanti a te, ti aiuterà a capire quali sono le tue priorità.
Scrivere la tua vision e mission ti servirà anche per un’altra necessaria presa di coscienza: quanto tempo stai dedicando a quello che realmente ti appassiona?
Ricorda: puoi fare la differenza solo se usi tutti le tue carte, e lo fai nella maniera opportuna.
Buon lavoro e buon ascolto!
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🚨Warning: contenuto ad alto tasso di celofattismo.
Cinque anni fa, sedute sui gradini del suo studio a Cagliari, io e Sara abbiamo avuto uno scambio di battute che ricordo ancora come se fosse ieri:
“Zia, lo sai quale sarebbe la dritta?”
“Eh.”
“Essere content creator e poter viaggiare insieme e fare esperienze fighe”.
“Boh sì. Sarebbe micidiale. Ma tu lo sai come si fa?”
La verità è che non ne avevamo la più pallida idea, ma qualcosa quel giorno si è mosso.
Io già lavoravo con i social, lei scattava da almeno dieci anni.
Avevamo gli strumenti, ci mancava capire come usarli.
Fatto sta che ieri, mentre guardavamo il tramonto dalla terrazza del @mch_wellness , in costume, accappatoio e tisanina drenante tra le mani, le ho detto:
“Zi.”
“Eh.”
“Guarda dove siamo.” - pausapathos - “L’abbiamo capito.”
[Se fosse un film il cameraman inquadrerebbe il tramonto che sfuma tra il lilla e il dorato, mentre le due prota diventano sagome scure che sospirano e assaporano la magia del ✅ sulla lista dei desideri.]
Ora, non so che piega prenderà il nostro futuro, ma vedere quanto è diventata brava @saramontalbano e che (dico questo ben coscia del mio privilegio occidentale, lo specifico) cinque giri intorno al sole ben utilizzati sono sufficienti per raggiungere un obiettivo che in quel presente era poco più che un miraggio, è tanta, ma davvero tantissima roba.
E ora, l’unica degna conclusione per questo pippone che ha serpeggiato pericolosamente tra le insidie del #SeVuoiPuoi :
✨just GRATEFUL✨
Un ringraziamento speciale al @marbellaclubh che ci ha invitate e consentito di vivere insieme quest’esperienza pazzesca.
(Sipario)
Sono sempre stata una persona che nella vita ha seguito prevalentemente l’istinto, e in linea di massima la pancia ci ha preso svariate volte.
Tranne quando, per via delle mille turbolenze dell’ambiente, mi ha portato a disperdermi, ad ascoltare troppo o fuggire del tutto dall’opinione altrui, a voler scappare, lasciare tutto, ricominciare daccapo.
Oggi, dopo più di cinque anni dedicati alla mia crescita personale, posso dire di vivere in modo intenzionale.
Sono io che scelgo cosa raccogliere dal cammino.
Prima di fare le cose, mi chiedo perché voglio farle, dove mi porteranno, se mi fa stare bene svolgerle o mi farà stare bene in futuro (non tutte le scelte portano con sé una gratificazione immediata).
Tuttavia a smarrirsi ci si mette un secondo e mezzo, specie se ancora non ci si conosce abbastanza bene o se un qualche evento (buono o cattivo che sia) ci fa tremare la terra sotto i piedi.
Motivo per il quale, io che lavoro bene su carta, mi sono creata uno strumento, una bussola, qualcosa che mi consentisse di analizzarmi e di mettere nero su bianco le mie intenzioni, di stabilire la mira, di tornare su quelle pagine quando mi sarei sentita persa.
Poi è nata @lacarpa.agency e mi sono detta che il primo strumento doveva essere quello che avevo costruito per me.
Così l’ho messo a punto, ci ho rilavorato, e gli ho dato un nome: carpabussola, il life plan della carpa.
A partire da oggi puoi usarlo anche tu, e iniziare a nuotare verso la vita professionale (e non solo) che desideri ✨🐠
👉🏻Se vuoi saperne di più scrivi CARPABUSSOLA nei commenti: riceverai il link direttamente in DM con annesso codice sconto (valido solo per questa settimana di lancio 13-20 novembre). 🫧
Non vedo l’ora di sapere dove ti porterà!
#carpabussola #lifeplan #intenzionalità #selfcoaching
“Fuori piove a catinelle (quanto fa terza elementare questa reggente?), e io ne approfitto per scrivere e godermi il nido nel quale alloggio da cinque giorni.
È una casa piena di oggetti bizzarri questa di Budapest, tappezzata di quadri, tappeti e divani dalla fodera in velluto.
Qui dentro ho fatto fuori un barattolo di miele, visto per la prima volta tre film dello Studio Ghibli (che voglia di tornare in Giappone!), consumato un blister di ibuprofene, bevuto svariati tè bollenti e lavorato ad uno dei miei romanzi, ora in lettura da un’agente.
Ho pure provato a fare - per l’ennesima volta e con scarso successo - la matricola online di un qualcosa che caldeggiavo dal 2017 e che per varie circostanze ho sempre rimandato/respinto.
Provare a metterti al corrente per iscritto di tutti i tasselli previ a questa decisione è un’impresa titanica, ragion per cui a tempo debito prenderò il microfono e inizierò un nuovo podcast, magari una sorta di audiodiario da dottoranda, e lì ti racconterò gli annessi e connessi.
Stiamo parlando nientepocodimeno che della decisione sulla quale mi sono attorcigliata più a lungo in tutta la mia vita.
Erano secoli che ci pensavo, dal 2017 per l’esattezza, anno dell’Erasmus a Siviglia.
Alla fine si sono allineati gli astri, e mi sono detta buttati, pure se di morbido non c’è una cippa.”
Un estratto della mia ultima newsletter, in cui ti presento la decisione, gli astri e mi confesso a cose non fatte (mica ci sono riuscita a fare l’immatricolazione online. Ma ho deciso che è un problema dell’Arianna della prossima settimana).
Se vuoi leggerla visita il mio canale Substack, o scrivimi nei commenti “newsletter” che te la invio per DM (a differenza delle segreterie universitarie, sono efficiente, io.).
#doctorado #berenjenalesarecoming
Budapest è un po’ come un grande salotto della nonna a cielo aperto: caldo, accogliente e al profumo di cannella.
❤️
#Budapest #budapestlife
Volevo provare questo formato ggiovane altro social style per parlarvi (per sommi capi, s’intende) di cosa ci sta dietro un lancio di un prodotto digitale (difficoltà e pippe mentali incluse) mentre svolgo il mio daily make-up.
Ora:
A) voglio vedere chi si puppa sti 5 minuti di contenuto (alzate le mani mie prodi, voglio applaudirvi personalmente)
B) è un delirio fare le due cose insieme, io speravo di risparmiare tempo, ci ho messo una vita perché mi incartavo.
C) non so fino a che punto questa crasi tra marketing e rimmel sia produttiva, però ci volevo provare.
Perdóname Seth Godin por mi vida loca💄✨
👉🏻Per contenuti seri @lacarpa.agency
👉🏻 Se vuoi che ti aiuti con un lancio link in bio
#getreadywithme
NON siamo quello che ci capita. È una cosa della quale dobbiamo imparare a ricordarci.
Il modo in cui tu reagisci agli eventi può avere delle ripercussioni ben più d’impatto dell’evento in sé.
Quando capisci questo, capisci anche che il contesto ha senz’altro un peso (vedi il discorso privilegio trattato nel reel precedente), ma anche l’individuo ce l’ha.
Tu ce l’hai.
È questo che mi ha spinto a lavorare alla costruzione di uno strumento che possa servire da bussola nei momenti in cui la quotidianità e le sue contingenze ci portano fuori rotta, ma anche che aiuti a pianificare una vita che non dipenda solo dagli eventi trascorsi, quanto dalle scelte e aspirazioni presenti.
Nel video stavo lavorando proprio a lui.
Vi aggiornerò strada facendo (prima di metterlo a disposizione, come sempre, voglio lavorarci in prima persona)
✨🐠
👉🏻Lo chiedo a te: quanto pensi che il tuo passato stia condizionando le scelte che stai prendendo adesso e la visione che hai del tuo futuro?
🫧 Segui @lacarpaagency per non perderti i prossimi aggiornamenti 🫧
#bussola #pianovita
“Scriverò a briglia sciolta, anche se ho almeno altri 3 incipit di lettere a metà che poi ho scelto di non inviare perché troppo personali, abbastanza sconclusionate, senza dubbio prolisse (ho il terrore di ripetermi, dell’ennesimo sbrocco egoriferito, e di fatto credo stia per accadere, si salvi chi può).”
È così che ho iniziato l’ultima lettera (se non sei iscritta e vuoi che te la invii commenta con NEWSLETTER 💌) in cui ho raccontato il possibile preambolo del mio cambio luch (non ne ho la certezza assoluta, ma sospetto comunque di averne avuto voglia per tutto quello che trovi spiegato nella lettera in questione).
Spero che il dietro le quinte contribuisca a farvi conoscere la pruriginosa realtà che di tanto in tanto si nasconde dietro le foto patinate.
Ah, questa di foto patinata (la sorella è già stata promossa a idp) è un @saramontalbano
(E di chi se no.)
#cèvitadopoi30
“Vieni qui, stai da me. Ci divertiamo.”
Questa volta ho fatto le cose in modo diverso: sono stata con tutti, ma ho cambiato la mia routine.
Ho riscoperto la mia città provando a viverla non come figlia, sorella o nipote che torna a casa, ma semplicemente come Arianna che ripercorre le strade in cui è cresciuta, capace di prenderne il bello senza necessariamente rinnegarne l’amaro.
Torno con le batterie cariche, 35 cm di capelli in meno, un secondo buco all’orecchio destro e soprattutto un nuovo sguardo sul mondo, quello di una che ha capito che non sono i posti a fare le persone, ma le persone a fare i posti. E le persone, grazie al cielo, puoi sceglierle (per chi non ci crede, consiglio un bel percorso di psicoterapia incentrato sull’argomento✨).
Un ringraziamento speciale a @saramontalbano che per oltre una settimana mi ha accolta tra le sue piante, innaffiandomi con cappuccini, pizzette e risate a scracalli.
Sei l’amica che tutti dovrebbero avere e che ho la fortuna sfacciata di aver incontrato presto.
Ti voglio bene.
A si biri cun saludi ❤️
#mammasardegna
Concedetemi un’ultima hairfrivolezza, che dopo un pomeriggio trascorso ad oscillare nell’angolo buio in piena modalità Jo March sono finalmente contenta ✨
[Ne approfitto per ringraziare pubblicamente Claudia di @declaro_hairenail che, nonostante i miei dardi infuocati scoccati puntualmente ad ogni sforbiciata, è riuscita a mantenere la calma e a portare a termine il lavoro in modo impeccabile. Le trovate a Selargius (CA) ✂️]
#bobcut #bobcutstyle #hairtransformation #primaedopo #newhair