09 – “Ma un blog, nel 2020, è utile per rafforzare la mia marca personale?”
#iomiproclamo
«Tizio ha ottenuto quel lavoro perché aveva l’aggancio»
«Caio vive e lavora dalla sua casa al mare, che fortuna! Ma alla fine, è perché è uno pieno di contatti»
«Sempronio ha pubblicato il suo libro e ha venduto un sacco di copie solo perché ha molti amici bookblogger che gli hanno fatto una recensione».
Queste sono tutte esclamazioni che, in un modo o nell’altro, ho ascoltato o letto più volte nella vita. Mi sono accorta, e senza nemmeno dover approfondire un granché, che le persone hanno generalmente un’idea confusa di quello che è il networking. La maggior parte sono convinte che si tratti di nascere con i contatti giusti, o ancora peggio, di spammare alla gente che si ha attorno i propri contenuti/offerte.
Il networking non è niente di tutto ciò.
Fare networking significa crearsi una rete di contatti e di scambio con altre persone, in modo consapevole e strutturato.
Ricordi quando nell’episodio #04 ti ho parlato del target della tua marca personale? Sono quelle le persone alle quali dovresti riuscire ad avvicinarti, con rispetto e instaurando delle collaborazioni che possono beneficiare entrambi.
Che possono beneficiare entrambi. Lo ripeto perché questa è la chiave di lettura: una collaborazione, un legame, è solido quando a sancirlo c’è un win-win, un vinco io vinci tu. Non si tratta di ricevere la spintarella, di ottenere qualcosa che non ti meriti. E non si tratta nemmeno solo di chiedere.
Per fare networking, puoi anche, anzi, DEVI offrire. Torniamo alla famosa domanda «come puoi aiutare tu le persone?». Impara a proporti con qualcosa in mano, in maniera consapevole, appunto.
Evitiamo di riempire le caselle di posta con messaggi copia e incolla, e lavoriamo invece sulle relazioni umane. Coltiva dei rapporti esclusivi, online e offline, prenditi cura di rispondere a chi vuole collaborare con te anche se in quel momento la persona che ti contatta non è quella che cerchi. Muoviti sui sentieri della reciprocità, e ricorda che, come dice Mario Quintana “Il segreto non è correre dietro alle farfalle, ma è curare il tuo giardino, affinché siano loro a venire da te”.
Vuoi sapere come migliorare il tuo network, come riconoscere (e evitare di diventarlo) il networker nefasto, conoscere come sfruttare il mondo online per far crescere la tua rete di contatti?
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💬“Mi piace fare troppe cose ma il lavoro che faccio non mi lascia tempo per dedicarmi ad altro” 🫠
Ti do alcune strade possibili che puoi esplorare se ti trovi in una circostanza simile ✌🏼
Ps: se ci sei già passatə, raccontaci come ti sei organizzatə!
#profilopoliedrico #lavoro #carriera
@arianna_lai
Per quanto mi riguarda si diventa adulti quando si è in grado di gestire in modo funzionale tutti i nostri pezzi, non quando ci sdraiamo sul letto di Procuste con il mero fine di rientrare negli schemi di chi non conosce e/o accetta la nostra natura.
#profilopoliedrico @arianna_lai
5 cose che non ci stavano in un minuto 👇🏼
1) quanto è GENIALE licenziarsi due mesi prima di una pandemia senza precedenti?
2) in mezzo a tutta sta roba ho cambiato tre corsi di laurea e conseguito la magistrale facendo l’ultimo anno a distanza, mentre il mio capo dell’epoca domandava puntualmente se mi meritassi le ferie che chiedevo per andare a sostenere gli esami (“estoy de coña jaja”; avvisami quando devo ridere, tío)
3) mi sono trasferita a Siviglia — la città del mio Erasmus — e comprato casa qui (sì, quella in cui ancora non vivo. È da circa tre mesi che occupo il domicilio dei suoceri e dormo nella cameretta da teenager di marito. Again: avvisatemi quando devo ridere).
4) credo si evinca dal contesto (e dall’accento) ma ci tengo a ribadirlo: sono un prodotto Made in Sardinia. Come le pardule e le pizzette sfoglia.
5) non mi impelagherò MAI più in un trend che richiede una sfacchinata simile per essere montato dignitosamente (sono pronta a rimangiarmi tutto se me lo mandate virale, offcourse).
Ps: sia che tu sia qui da poco, sia che tu ci sia da un po’, ti va di presentarti e di raccontarmi che ci fai da queste parti? 💭🌸
#profilopoliedrico @arianna_lai
Questa storia che non posso sviluppare almeno altri 4 plot in contemporanea deve finire.
#profilopoliedrico @arianna_lai
Quantə come Vivi? 🙌🏼
Ps: non sei senza una direzione, semplicemente quando sei un #profilopoliedrico non ti muovi in verticale, ma spazi tra incroci e alternanze ♥️
@arianna_lai
Ho scritto queste righe, mentre lui avvitava gli ultimi bulloni e mi diceva per l’ennesima volta “cercami la matita”:
Un tempo pensavo che la creatività fosse solo disegnare, dipingere, scolpire.
E così non ho cercato altrove.
La creatività è estro, mi dicevo.
È visibile, pigmentata, come una farfalla tropicale.
E chi invece sostituisce un pezzo prima che si rompa?
E chi ascolta, risolve, indica orizzonti dove gli altri non vedono che strade interrotte?
Con gli anni ricordi ciò che hai sempre saputo fin da piccola: la creatività è poliglotta.
Parla la lingua dei colori, ma anche delle soluzioni, delle idee, delle rime.
Scopri che c’è chi crea con le parole e chi con i pennelli, l’argilla, il vetro, gli eventi, le travi, i bulloni, formule e tabelle.
Scopri che c’è chi queste lingue le parla quasi tutte.
E chi, con la creatività, ti trasmette un amore che in altri termini non ha mai saputo formulare così bene.
Alla fine,
creatività non è solo espressione.
È connessione.
È fantasia che cavalca il pragmatismo.
È il modo in cui, persino in silenzio, qualcuno ti da luce.