03 – Che cosa vuoi raggiungere? Impara a fissare gli obiettivi giusti

#iomiproclamo

La scorsa volta ci siamo salutati con una missione: parlare di obiettivi.

Nelle prime due puntate, dedicate al significato di marca personale, mission e vision, abbiamo affrontato il primo necessario viaggio introspettivo. Ora siamo pronti per procedere, e capire come si possono stabilire degli obiettivi concreti e funzionali.

Mettersi degli obiettivi non è cosa facile, soprattutto se abbiamo difficoltà ad essere oggettivi con noi stessi. C’è chi è convinto di valere molto di più di quello che in realtà è, e chi invece ha delle risorse incredibili ma non riesce a vederle. Sto parlando di egotismo e del suo risvolto della medaglia, la sindrome dell’impostore.

Conosciamo queste due dinamiche più da vicino.

La sindrome dell’impostore

Il termine si riferisce a un insieme di sensazioni e comportamenti tipici di individui (anche perfettamente integrati sul lavoro o addirittura di successo) che hanno molti dubbi sulle proprie conoscenze e capacità. In qualche modo si sentono “impostori”, e sono convinti di essere capitati nel posto in cui lavorano per un colpo di fortuna o comunque perché chi li ha assunti (o ingaggiati) non si è accorto di quanto inadeguate fossero le loro capacità.

La sindrome dell’impostore sembra essere più evidente soprattutto tra le donne e le persone appartenenti a gruppi minoritari, a conseguenza del fatto che si tratta di figure poco rappresentate nei posti di rilievo e responsabilità (per cui mancano modelli di riferimento a cui ispirarsi).

Egotismo

Nell’altra sponda troviamo invece colui che è convinto che tutto ciò che fa sia incredibile. Ancora nessuno gliene ha riconosciuto i meriti perché il mondo è invidioso del suo talento. Oppure c’è un complotto in atto che gli proibisce di emergere.

Gli egotici sono sostanzialmente la superdigievoluzione degli egocentrici, dei narcisisti. Sono coloro che, psicologicamente parlando, hanno un’esagerata considerazione delle proprie qualità, e delle aspettative grandiose sulle potenzialità delle proprie gesta.

L’egotico è il tipico pallone gonfiato assolutamente incapace di cogliere i suoi punti deboli.

No, non è quello che credete abbia bisogno di darsi un tono e quindi sconfina nei soliti deliri di onnipotenza per proteggersi dalle sue stesse debolezze.

L’egotico è l’accentratore autentico, quello dotato di un senso di sicurezza che va oltre la fiducia in se stessi. È lo stesso che ti commissiona una strategia e se ai tre mesi non ha i followers di JLo ti dice che c’è sicuramente un errore (ps: se siete interessati all’argomento vi consiglio il libro Ego è il nemico di Ryan Holiday).

Ora che conosci quali possono essere gli ostacoli a cui ci sottoponiamo inconsciamente, sei pronto per lavorare ai tuoi obiettivi.
Recupera il tuo quaderno di marca, premi play e… buon lavoro a te!

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arianna-lai

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Sono sempre stata una persona che nella vita ha seguito prevalentemente l’istinto, e in linea di massima la pancia ci ha preso svariate volte.

Tranne quando, per via delle mille turbolenze dell’ambiente, mi ha portato a disperdermi, ad ascoltare troppo o fuggire del tutto dall’opinione altrui, a voler scappare, lasciare tutto, ricominciare daccapo.

Oggi, dopo più di cinque anni dedicati alla mia crescita personale, posso dire di vivere in modo intenzionale.

Sono io che scelgo cosa raccogliere dal cammino.

Prima di fare le cose, mi chiedo perché voglio farle, dove mi porteranno, se mi fa stare bene svolgerle o mi farà stare bene in futuro (non tutte le scelte portano con sé una gratificazione immediata).

Tuttavia a smarrirsi ci si mette un secondo e mezzo, specie se ancora non ci si conosce abbastanza bene o se un qualche evento (buono o cattivo che sia) ci fa tremare la terra sotto i piedi.

Motivo per il quale, io che lavoro bene su carta, mi sono creata uno strumento, una bussola, qualcosa che mi consentisse di analizzarmi e di mettere nero su bianco le mie intenzioni, di stabilire la mira, di tornare su quelle pagine quando mi sarei sentita persa.

Poi è nata @lacarpa.agency e mi sono detta che il primo strumento doveva essere quello che avevo costruito per me.
Così l’ho messo a punto, ci ho rilavorato, e gli ho dato un nome: carpabussola, il life plan della carpa.

A partire da oggi puoi usarlo anche tu, e iniziare a nuotare verso la vita professionale (e non solo) che desideri ✨🐠

👉🏻Se vuoi saperne di più scrivi CARPABUSSOLA nei commenti: riceverai il link direttamente in DM con annesso codice sconto (valido solo per questa settimana di lancio 13-20 novembre). 🫧

Non vedo l’ora di sapere dove ti porterà!

#carpabussola #lifeplan #intenzionalità #selfcoaching
...

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Budapest è un po’ come un grande salotto della nonna a cielo aperto: caldo, accogliente e al profumo di cannella.

❤️

#Budapest #budapestlife
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Volevo provare questo formato ggiovane altro social style per parlarvi (per sommi capi, s’intende) di cosa ci sta dietro un lancio di un prodotto digitale (difficoltà e pippe mentali incluse) mentre svolgo il mio daily make-up.

Ora:
A) voglio vedere chi si puppa sti 5 minuti di contenuto (alzate le mani mie prodi, voglio applaudirvi personalmente)

B) è un delirio fare le due cose insieme, io speravo di risparmiare tempo, ci ho messo una vita perché mi incartavo.

C) non so fino a che punto questa crasi tra marketing e rimmel sia produttiva, però ci volevo provare.

Perdóname Seth Godin por mi vida loca💄✨

👉🏻Per contenuti seri @lacarpa.agency

👉🏻 Se vuoi che ti aiuti con un lancio link in bio

#getreadywithme
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NON siamo quello che ci capita. È una cosa della quale dobbiamo imparare a ricordarci.

Il modo in cui tu reagisci agli eventi può avere delle ripercussioni ben più d’impatto dell’evento in sé.

Quando capisci questo, capisci anche che il contesto ha senz’altro un peso (vedi il discorso privilegio trattato nel reel precedente), ma anche l’individuo ce l’ha.
Tu ce l’hai.

È questo che mi ha spinto a lavorare alla costruzione di uno strumento che possa servire da bussola nei momenti in cui la quotidianità e le sue contingenze ci portano fuori rotta, ma anche che aiuti a pianificare una vita che non dipenda solo dagli eventi trascorsi, quanto dalle scelte e aspirazioni presenti.

Nel video stavo lavorando proprio a lui.
Vi aggiornerò strada facendo (prima di metterlo a disposizione, come sempre, voglio lavorarci in prima persona)
✨🐠

👉🏻Lo chiedo a te: quanto pensi che il tuo passato stia condizionando le scelte che stai prendendo adesso e la visione che hai del tuo futuro?

🫧 Segui @lacarpaagency per non perderti i prossimi aggiornamenti 🫧

#bussola #pianovita
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“Scriverò a briglia sciolta, anche se ho almeno altri 3 incipit di lettere a metà che poi ho scelto di non inviare perché troppo personali, abbastanza sconclusionate, senza dubbio prolisse (ho il terrore di ripetermi, dell’ennesimo sbrocco egoriferito, e di fatto credo stia per accadere, si salvi chi può).”

È così che ho iniziato l’ultima lettera (se non sei iscritta e vuoi che te la invii commenta con NEWSLETTER 💌) in cui ho raccontato il possibile preambolo del mio cambio luch (non ne ho la certezza assoluta, ma sospetto comunque di averne avuto voglia per tutto quello che trovi spiegato nella lettera in questione).

Spero che il dietro le quinte contribuisca a farvi conoscere la pruriginosa realtà che di tanto in tanto si nasconde dietro le foto patinate.

Ah, questa di foto patinata (la sorella è già stata promossa a idp) è un @saramontalbano
(E di chi se no.)

#cèvitadopoi30
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“Vieni qui, stai da me. Ci divertiamo.”

Questa volta ho fatto le cose in modo diverso: sono stata con tutti, ma ho cambiato la mia routine.

Ho riscoperto la mia città provando a viverla non come figlia, sorella o nipote che torna a casa, ma semplicemente come Arianna che ripercorre le strade in cui è cresciuta, capace di prenderne il bello senza necessariamente rinnegarne l’amaro.

Torno con le batterie cariche, 35 cm di capelli in meno, un secondo buco all’orecchio destro e soprattutto un nuovo sguardo sul mondo, quello di una che ha capito che non sono i posti a fare le persone, ma le persone a fare i posti. E le persone, grazie al cielo, puoi sceglierle (per chi non ci crede, consiglio un bel percorso di psicoterapia incentrato sull’argomento✨).

Un ringraziamento speciale a @saramontalbano che per oltre una settimana mi ha accolta tra le sue piante, innaffiandomi con cappuccini, pizzette e risate a scracalli.
Sei l’amica che tutti dovrebbero avere e che ho la fortuna sfacciata di aver incontrato presto.
Ti voglio bene.

A si biri cun saludi ❤️

#mammasardegna
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Concedetemi un’ultima hairfrivolezza, che dopo un pomeriggio trascorso ad oscillare nell’angolo buio in piena modalità Jo March sono finalmente contenta ✨

[Ne approfitto per ringraziare pubblicamente Claudia di @declaro_hairenail che, nonostante i miei dardi infuocati scoccati puntualmente ad ogni sforbiciata, è riuscita a mantenere la calma e a portare a termine il lavoro in modo impeccabile. Le trovate a Selargius (CA) ✂️]

#bobcut #bobcutstyle #hairtransformation #primaedopo #newhair
...

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